architetto Carlo Dal Vera di Conegliano con studio in Corte delle rose, da oltre 10 anni si occupa di rapporto tra architettura e ambiente, esperto in bioedilizia, consulente e certificatore Casaclima, master in progettazione ambientale ad indirizzo specialistico in architettura a struttura lignea, coautore del libro “costruire in legno edifici a basso consumo energetico” edito dall’ UNIBZ press. Ha lavorato a diversi progetti in triveneto da Bolzano a Trieste ed è in via di ultimazione con un interessante edificio bioedile a basso consumo energetico a Cortina d’Ampezzo, un edificio contemporaneo ma inserito con attenzione nell’ambiente ampezzano, riprende gli stilemi propri delle viles dolomitiche ma si distingue con elementi caratterizzanti il nostro tempo. Lo studio DAL VERA si occupa di architettura di interni e arredamento, design e prodotto come derivata del DNA storico di famiglia e l'industria del mobile DAL VERA di Conegliano di cui lo studio detiene il marchio. con il fratello Giuseppe Dal Vera e mdvdesignstudio posizionato in Sydney Australia si apre a nuovi mercati. Lo studio DAL VERA si occupa di grafica, grafica aziendale, packaging alimentare nella figura della designer Alice Fontanella ARCHITETTURA CONSAPEVOLE È necessaria la consapevolezza di tutte le figure che partecipano alla costruzione, da noi progettisti al committente, fino a tutte le maestranze che figurano nell’opera. Tutti sono fondamentali, tutti devono essere consapevoli che stanno facendo un gran bel lavoro. Consapevolezza; siamo degli esseri su questa terra come molti altri ma con la grande potenzialità di capire e comprendere che molto possiamo fare sia di positivo che di negativo. Tutto sta nella consapevolezza e nella volontà di fare una grande lavoro anche se considerato piccolo ed insignificante. Certamente l’impronta umana oggi è molto forte sulla terra, una piccola misera azione inconsapevole può essere anch’essa distruttiva. È necessario porre attenzione e posarsi più dolcemente, alleggerire quest’impronta in un’ottica più armonica diminuendo in maniera sostenibile il consumo di risorse, ancor più se non rinnovabili, il consumo di territorio e di energia. ARCHITETTURA BIOEDILE Nello specifico della costruzione è importante essere consapevoli che i materiali che vengono utilizzati hanno un impatto notevole nella quotidianità, nel consumo di risorse per essere prodotti e per tutto l’arco di vita fino alla loro dismissione. Le generazioni future avranno già un futuro segnato dall’utilizzo indiscriminato di materiali non rigenerabili ed energivori e dall’eccesso esasperato di ambiente costruito con un fortissimo impatto ambientale futuro. Basti semplicemente pensare ai costi economici, e non solo ambientali, per dismettere e smaltire un cappotto termico fatto con materiali non rinnovabili e non riciclabili, visti i costi molto alti di discarica attuali per i rifiuti speciali. Un altro importante aspetto è quello qualitativo in termini di benessere, di salubrità e atossicità per un ambiente sia lavorativo che residenziale. ARCHITETTURA BIOCLIMATICA Non è altro che una riflessione approfondita sul sito su cui viene progettata e poi costruita l’architettura. La consapevolezza che l’ambiente che ci circonda è parte integrante e convive con noi, con l’opera edificata, con l’arredo che c’è all’interno, con i bambini che giocano ed anche con i manager che lavorano. Usando al meglio gli elementi naturali presenti nel luogo, lasciandosi trasportare dalla natura del sito, interrogando l’ambiente che ci circonda possiamo interagire consapevolmente con esso e generare una continuità ed una armonia tra noi ed il sito, tra l’architettura e l’ambiente. L’antica figura del “genius loci” il consulente latino che conosceva, ascoltava e forniva importanti referenze ambientali. Ai tempi dei Romani era impensabile insediarsi su un territorio senza aver consultato il “genius loci”. Il sole, il clima, l’acqua, gli elementi atmosferici, i venti, il terreno e la sua conformazione, gli alberi e i rilievi e certamente le altre costruzioni, tutto interagisce in maniera importante con il nostro progetto, anche i pensieri. È fondamentale utilizzare queste risorse nel modo più ottimale ed inserirsi nel contesto ricercando l’armonia, ricercando un’architettura possibile. ARCHIETTTURA DI RECUPERO Siamo in Italia, oltre ad essere il luogo più ricco al Mondo di biodiversità, paesaggi incredibilmente affascinanti, di arte e cultura architettonica, di centri storici arroccati, dove i secoli si sono sovrapposti generando un fascino di mescolanze, di stilemi, di necessità epocali diverse, siamo anche un territorio impervio, montano, di dissesti idrogeologici e movimenti tellurici dove non è certamente facile costruire e dove bisogna nella maniera più assoluta costruire bene con consapevolezza. È assolutamente primario, in relazione con la storia, con l’arte e l’ambiente, il restauro come disciplina di recupero del nostro patrimonio ma anche in un ottica di risparmio di risorse attraverso una riqualificazione ed un risanamento delle strutture esistenti diminuendo drasticamente, cambiando le politiche espansionistiche delle città e delle zone industriali, ricostruendo anche nuovo ma sullo stesso sito. È inoltre importante l’utilizzo e la trasformazione di questi edifici per un vivere contemporaneo. Meglio utilizzare, consumare e conservare ciò che già abbiamo a disposizione, architettura sostenibile. ARCHITETTURA EMOZIONALE L’architettura è un arte, deve dare emozioni, deve stimolare l’anima, l’architettura è vissuta, abitata. Architettura è protezione, ma soprattutto l’architettura è un luogo che interagisce costantemente con noi, con le nostre emozioni, che racchiude e conserva i pensieri e i ricordi. E’ ricco di storia e storie da raccontare, è un organo che ci accoglie assistente quotidianamente, è importantissimo che sia accordato, in armonia, in risonanza con le nostre emozioni.