Architetto
RAFFAELLA LAEZZA
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BIOGRAFIA
Raffaella Laezza (Brunico 1961) è un’architetto italiano, progettista, ricercatrice indipendente, scrittrice e docente universitaria. Si è laureata cum laude in architettura all’Università IUAV di Venezia dove ha studiato con Peter Eisenman, Manfredo Tafuri e ha fatto il Phd in Composizione architettonica con Franco Purini di cui è stata assistente allo IUAV dal 1996 al 2001. Ha insegnato come adjunct professor all’Università di Parma, Venezia, e come visiting professor a Hanyang Postgraduate University of Architecture di Seul.Dal 2011 è’ responsabile scientifico e docente del master Fiere &Eventi _Nature Generative Temporanee all’Università IUAV. Vive e lavora tra Venezia, Trieste, Milano. Fino agli studi presso il Liceo A.Rosmini vive a Rovereto dove ha modo di approfondire gli architetti del Razionalismo Italiano trentini come Gino Pollini, Adalberto Libera, ancora non riscoperti dalla critica post bellica ma intercettati da lei tra archivi di famiglie roveretane. E’ allieva, alle scuole elementari, di Livio Tamanini maestro e famoso entomologo italiano che appartiene all’Accademia Roveretana degli Agiati. Rimane molto colpita dalla personalità scientifico-umanistica del maestro. Lavora , appena laureata, a Milano nel 1991 nello studio di Gino Pollini di via Manzoni. Frequenta sempre l’ambiente veneziano dove avrà modo di incontrare la poetessa Giovanna dal Bon che scriverà dei suoi progetti. A Rovereto realizzerà la sua prima opera l’allestimento per la mostra delle opere di Egon Schiele “Io,Eterno fanciullo”a Palazzo Todeschi. Visione Radicale, eterodossa, segue un percorso personale, indipendente, all’interno della rivisitazione del Razionalismo Italiano compiuta da Peter Eisenman e, in modo diverso, da Franco Purini. Sceglie di cogliere dai suoi due maestri una visione scientifico_generativa del progetto portandolo allo studio del rapporto architettura-natura da cui trae le regole compositive e costruttive dell’architettura che indaga come fondamenti. Attraverso il suo tema di dottorato, “L’architettura della Linea Terra”, poi pubblicato, inizia lo studio della scala macroscopica della natura Terra come luogo generativo delle architetture che ivi si innestano. Ne crea un alfabeto di gesti compositivi. Successivamente svela una diversa visione della natura, digital mycroscopic, da cui estrae nuovi codici genetici geometrici del costruire come pubblicato nel suo testo “Codici del temporaneo. Manifesto di architettura”https://www.letteraventidue.com/it/prodotto/214/codici-del-temporaneo. Nel percorso della sua ricerca duale teorico-progettuale rimane sempre costante la sua radicale propensione per il chiarimento dei fondamenti dell’architettura: da essi sorge il metodo, l’ordine che riconduce lo spazio, l’uomo alla natura. La costante docenza allo IUAV e il metodo didattico inventato per i laboratori progettuali portano alle prime forme di Eco generative architectural design:si tratta di progettazione processuale che scopre nei codici microscopici naturali, step by step, spazialità cartesiane, vettoriali e frattali che, divenute architettura, sono poste in un chiaro conflitto. Le forme dell’architettura non sono mai arbitrarie e, come in natura, sono living forms secondo un processo preciso di trasformazione. Modularità interscambiabili, strutture, riuso sono posti in un ordine generativo costruttore dell’architettura. La sua visione la fa appartenere a quel grande numero di “architetti italiani invisibili” che hanno rarissime possibilità di essere negli elenchi consueti dei critici. Conduce un lavoro molto solitario, intransigente di una marginalità fondante. Progetti di architettura Si occupa di architetture religiose e di architetture effimere. Considera l’architettura religiosa un servizio sociale dove il progettista ha la missione di rigenerare, nel velocissimo urbano, spazi che rallentano l’uomo ad una visione spirituale, interiore tradotta in spazialità diafane, disegnate dalla luce e da un ordine geometrico, consapevole, a priori. Architetture infatti ordinate geometricamente in doppio codice, in un dualismo sempre presente nei suoi lavori: ordine cartesiano derivante dalla classicità e, in costruttiva contrapposizione, dall’ordine geometrico delle geometrie naturali. L’architettura sacra è sempre da lei concepita in rapporto con la geometria della tradizione e le geometrie naturali, quando innesta un edificio nel suolo, quando crea un parco della preghiera, quando porta nell’interno la geometria della natura. Spazialità bianchissime, eteree, creazione di spazi della meditazione del trascendere il quotidiano. Spazi religiosi e multireligiosi poiché portatori della contemporaneità migratoria di cui si fa traduttrice. Con la stessa dedizione si occupa di architetture effimere, poiché è convinta che nell’architettura temporanea ci sia la possibilità di sperimentare linguaggi, materiali, costruzioni. Il costante progetto di riciclo dei suoi padiglioni e architetture effimere si radica nella sua visione ecologica dell’architettura che, come la natura, è in continua trasformazione.Si tratta di una visione che non indaga solo i materiali ma ancora una volta i fondamenti del progetto di architettura che deve essere anch’esso portatore e traduttore della conoscenza della natura. Sotto questo punto di vista la sua ricerca è unica nell’architettura contemporanea italiana. Progetti proposti (i principali) Dal 1995 la sua attività di progettista è costante.Parteciperà a molti concorsi nazionali e internazionali. Nel 2005 elabora con Peter Eisenman il progetto selezionato al Concorso per il Nuovo Polo Giudiziario di Trento. Nel 2006 è invitata alla Biennale Architettura di Venezia dove presenta al Padiglione Italia“Sacred You” Multireligious Urban Space progetto di un Centro Multireligioso per la città di Ve_Ma.Il centro ospita gli spazi di preghiera per le sette religioni fondamentali e un centro di studi teologici internazionali. E’ previsto un parco sotterraneo. Nel 2008 è invitata dalla CEI per il Concorso di progettazione di una Chiesa per Dresano, Milano e presenta il progetto”Hortus Sacer”spazio sacro che concepisce il luogo di preghiera e di rito in diretta relazione con la natura. Nel 2012 progetta “MI: Milano Interreligiosa” Centro Interreligioso per Expo Milano. Nel 2015 presenta con Arup il progetto del “Bio-Parco Sonoro” per il Concorso Internazionale per la Riqualificazione di Piazza Castello del Comune di Milano e viene selezionata.Il parco è composto da 190 elementi verticali, sottili, a varia altezza, removibili ed alcuni sono in streaming con i migliori teatri del mondo portando la musica ad un processo di democratizzazione sociale.La notte i verticali si illuminano come una costellazione. La griglia su cui sono registrati è in direzione della Sala delle Asse di Leonardo da Vinci e della Pietà Rondanini di Michelangelo del Castello di Milano. Progetti dell’effimero realizzati ( una selezione) Il progetto del “Bio Parco Sonoro” è lo sviluppo di una realizzazione del 2014 il “Sottilissimo Templum”architettura itinerante tra Giardino Palazzo Cà Balbi Valier a Venezia e il Vigneto il Mosnel in Franciacorta.Il progetto è il mapping di diversi stati di crescita biologica posizionati in precisi punti di una griglia cartesiana aurea che diviene matrice per una spazialità sacra dove natura e architettura sono in dialogo.120 elementi verticali, sottilissimi, ritmano la spazialità. Nel 2016 viene invitata al Fuori Salone del Mobile di Milano _White in the City _Palazzo Cusani ,Brera e crea un’installazione nella Sala delle Virtù per presentare ”In Absentia. Bio Parco Sonoro Piazza Castello Milano“_con Arup_ che è lo sviluppo sonoro e multimediale del “Sottilissimo Templum”e del progetto del “Bio Parco Sonoro”per Piazza Castello a Milano: https://vimeo.com/210884141 . 2019 “Cobo Pavilion” Fiera Bauma , München 2017 “Time Pavilion” Fuori Salone Milano Material Village Smart City 2012 "About J” ,Fondazione Bisazza, Vicenza 2012 "Il Malandrino Illuminato” Spazio OM Corso Magenta 12 Milano 2011”China EcoMedia Pavilion”,Fiera Riva del Garda 2011 “Eco Media Travel Space”, Fiera di Rimini I materiali da lei usati sono per i suddetti progetti esclusivamente il legno, il cartone, e i rifiuti riciclati. Scritti 2018 ”Codici del temporaneo.Manifesto di architettura”, Edizioni Letteraventidue, Siracusa. Il testo indaga i codici genetici derivanti dalla lettura al microscopio della natura e chiarisce regole costruttive, modulari e compositive per l’ architettura temporanea. 2018 “Alfabeto materico per Franco Purini” sta in “Scritti in onore di Franco Purini”Liriti editore, Reggio Calabria 2015 “Natura d’architettura. Taccuini per un contributo a una teoria dell’architettura “ voll. 1-4 il testo e’ diviso in 4 volumi che nel loro insieme chiariscono i fondamenti della progettazione architettonica legata ai principi naturali. ebook: http://sites.google.com/site/raffaellalaezzaarchitecture/home 2011 “Worskshop Touch Fair Architecture a.a 2010-11 Universita’ IUAV”, Edizioni Il Poligrafo,Padova pubblicazione e commento critico dei progetti di “Ground pavilion” degli studenti del workshop IUAV 2007-2011 Ha scritto articoli per Il Sole 24 ore – Progetti e Concorsi. 2005 “Peter Eisenman. Città della Cultura Santiago de Compostela” Edizioni Unicopli,Milano 2004 Ha curato il numero monografico della rivista di architettura e urbanistica “Parametro” n. 254 “ Terra Formless “con scritti di Massimo Cacciari, Peter Eisenman. 2000 “L’architettura della Linea Terra” Edizioni Osiride. Testo che costituisce il fondamento delle sue ricerche successive che pongono il progetto di architettura innestato con la natura-terra nei suoi aspetti morfogenetici ed ecologici. Siti Progetti:
Periodo Black_1999-2005 www.studio-laezza-eu.com  Periodo White_2005-2019 http://sites.google.com/site/raffaellalaezzaarchitecture/home  Lectures at IUAV: www.touchfairarchitecture.com  Archivio _ Conservato presso lo studio dell’autrice. Archivio digitale dei suoi progetti: il BOSCO di Raffaella Laezza Archivio di disegni a carboncino di architettura: il PRATO di Raffaella Laezza Archivio taccuini: le PREGHIERE_CORTECCE di Raffaella Laezza Appartiene ad ADA Associazione Donne Architetto. E’ socia della Cooperativa Iter, Cooperativa sociale di lavoro per diversamente abili, fondata a Rovereto dalla sua famiglia.
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