Progetti / Cristina Costantini
NUOVO CENTRO VISITATORI PER IL CAMPO DI FOSSOLI
Località
Carpi
Anno
2020
Condizioni
Tavole di concorso
Tipologia
Recupero, restauro e ristrutturazione
Struttura prevalente
Struttura mista
LA MEMORIA: GENIUS LOCI
Il Campo di Fossoli si pone a cavallo tra ciò che è storia e ciò che è considerata memoria. Come altri luoghi legati agli avvenimenti dell’Olocausto merita la stessa trattazione che si deve a luoghi che, nell’immaginario collettivo, sono più “famosi”. A differenza di questi, però, il campo oggetto di questo intervento ha subito trasformazioni nel corso della sua storia che ne hanno cambiato totalmente valore e significato. Da prima campo di transito, fu poi convertito a luogo di accoglienza e, infine abbandonato e quasi dimenticato.
Questo luogo oggi è rappresentato da un ingente fragilità dovuta ai pochi resti ancora conservati e alle storie stratificate che questi raccontano.
Con queste premesse il tema della trattazione di questo lieux de mémoire prende una particolare importanza: non solo di preservazione fisica ma anche delle storie e delle memorie
LA NARRAZIONE: STATO DEI LUOGHI
Il campo di Fossoli si trova, quindi, nel centro di un quesito architettonico. Se da un lato si ha la necessità assoluta di interventi di restauro, dall’altro vi è l’obbligo di prestare più attenzione e cura possibile nei riguardi di questi resti in quanto deboli testimoni degli avvenimenti che li hanno caratterizzati.
Il problema che si pone riguarda, dunque, la tipologia di approccio agli edifici in relazione al loro stato e al loro valore.
Riuscire a conservare e valorizzare la memoria di questo luogo, le varie “memorie” che si sono susseguite: il campo di transito nel periodo della seconda guerra mondiale, successivamente per ospitare i profughi di nazionalità straniera che venivano poi destinati ad altri centri o liberati ed infine la comunità di Don Zeno e di Nomadelfia.
Se l'intenzione è quella di dare la possibilità di visitare il campo e gli avvenimenti che hanno caratterizzato la sua storia, è dunque giusto fare una selezione?
Nell’architettura, nella materia e nella costruzione di un sito c’è sempre un’evidenza, un carattere figurativo superiore che va disvelato, andando aldilà di ciò che appare in superficie.
LA RISCOPERTA: INTERVENTO DI PROGETTO
Il progetto proposto, dunque, pone le proprie radici nell’esistente in una dicotomia collaborativa che, rispettando il carattere visivo morfologico e formale dell’esistente, crea un dialogo tra passato e presente. Una costante integrazione, diverse transizioni materiche e formali che consentono di rispondere ad istanze contemporanee e di condurre il fruitore all’interno di questo luogo.
Nuovo centro visitatori per il Campo di Fossoli
Altri progetti di Cristina Costantini