Nel mese di novembre del 2018, a seguito di violente precipitazioni, si è verificato un cedimento del paramento esterno della torre principale del nuraghe, lungo il lato nord-est. Nel mese di Gennaio 2019 hanno avuto inizio gli interventi di somma urgenza da parte della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro. Gli interventi per la messa in sicurezza del Nuraghe Alvu sono stati i seguenti: - Recinzione e sistemazione dell'area di cantiere e realizzazione di pista idonea all'accesso dei mezzi fino all'area di lavoro. - Rimozione dei crolli, cernita e catalogazione dei blocchi e accatastamento degli stessi in area idonea eseguiti da un archeologo. - Installazione di ponteggio metallico speciale multidirezionale realizzato in acciaio. - Rimozione dalla struttura del nuraghe dei blocchi smossi e a rischio di caduta. - Esecuzione di opere di messa in sicurezza mediante puntelli metallici, esecuzione di cuciture armate dei blocchi fratturati o ancoraggio con barre di acciaio dei blocchi non assestati. - Pulizia del nucleo centrale e asportazione della terra in eccesso rimasta esposta dopo i crolli. - Stuccatura profonda dei giunti e rinzeppatura del nucleo centrale della muratura del monumento, eseguita con malte a base di calce idraulica e sabbia siliciea e trattamento finale per la mitigazione con aggiunta di terra nell'impasto. - Rilievi grafici e fotografici di tutte le fasi di intervento. Nel mese di Giugno 2019 sono stati consegnati i lavori di somma urgenza per il consolidamento, messa in sicurezza e restauro, del Nuraghe Alvu, da parte del Comune di Pozzomaggiore. Incaricando l’Arch. Antonio Cossu come pregettista e direttore lavori. L’azienda Luciano Sini srl con l’assistenza archeologica del dott. Franco Campus, ha realizzato le seguenti lavorazioni: - Posa in opera di ponteggi che si basano su sistemi multidirezionali tipo Layher Allround® in acciaio, che grazie alla sua versatilità è stato utilizzato come ponteggio di facciata per avvicinarsi al monumento nelle aree immediatamente adiacenti ai bordi del crollo, garantendo le condizioni di sicurezza dei lavoratori impegnati. La struttura è stata collegata alla struttura già realizzata nel precedente intervento. Il ponteggio è stato realizzato in 2 step. - Operazioni di diserbo sul monumento in prossimità dell’area d’intervento, mediante un’opportuna devitalizzazione dell’apparato radicale delle essenze vegetali che hanno oltre-modo invaso la struttura. L’intervento è stato effettuato con assoluta precedenza, per consentire l’eliminazione delle radici, il rinettamento ovvero la pulizia accurata degli interstizi. - Rimozione dei blocchi fratturati, non recuperabili dal punto di vista statico. Per la movimentazione dei blocchi è stato utilizzato un manitou, i blocchi sono stati inghisati e con delle fasce movimentati. - Consolidamento mediante rinzeppature e incollaggio di blocchi fratturati mediante barre metalliche/fibre di carbonio ed idonee resine per rendere solidali i blocchi. - Rinzeppatura e colmataggio /riempimento dei giunti esistenti all’interno delle murature con leganti idonei (sabbia silicea e calce idraulica) provenienti da cave limitrofe o recuperati in sito, compatibili con quelle preesistenti. Per completare le rinzeppature è stata applicata per la mitigazione un’aggiunta di terra nell'impasto. - Ricostruzione del paramento esterno crollato riducendo l’altezza complessiva della parte crollata, con l’utilizzo di conci già presenti in loco, mentre per le integrazioni i conci sono stati reperiti da una cava limitrofa. Sono stati rimossi alcuni puntelli metallici inseriti nel precedente intervento. I lavori sono stati completati nel mese di Agosto 2019.Gli interventi realizzati garantiscono la possibilità di un accantieramento in sicurezza per le successive fasi di anastilosi da effettuarsi con successivo intervento.