Autore del progetto
Progetti / LUIGI BAFFA

INNOVATION SQUARE CENTER SIGIT

Località Torino
Anno 2018
Condizioni Tavole di concorso
Tipologia Recupero, restauro e ristrutturazione
Struttura prevalente Cemento armato
Il progetto riguarda il recupero e la riqualificazione architettonica dell’esterno e degli interni di una vecchia struttura del secondo dopoguerra, destinata ad attività produttive, di evidente valore architettonico e storico, oggi in stato di abbandono. L’edificio, adeguato in base alle nuove funzioni che andrà ad assolvere e in base alle nuove normative tecniche, diverrà la nuova sede direzionale e operativa per la SIGIT, società produttrice di componenti plastici e in gomma per il settore automotive ed appliance. Lo stabile oggetto d’intervento è situato nel quartiere Mirafiori, periferia sud di Torino, in via Corso Orbassano, area caratterizzata dalla presenza degli stabilimenti Fiat di Mirafiori, e destinata a zone produttive, della piccola media e grande industria che rientra per il P.R.G. all’interno delle zone urbane consolidate per attività produttive ZUCAP, che si inserisce nella cornice del progetto di riqualificazione dell’area di Mirafiori. Il fabbricato, abbandonato da più di un decennio, e progettato alla fine degli anni 50’ dall’architetto Gualtiero Casalegno per ospitare la sede della ditta di Mario Gros, storico litografo, è caratterizzato da una struttura in cemento armato, da una grande facciata vetrata collocata a nord-est e una piazza interna a tutta altezza. L’edificio si affaccia a nord-est e ovest su Via Corso Orbassano, a sud-est confina con altre proprietà. Il lato nord-est è caratterizzato da una grande facciata vetrata che garantisce un’ottima illuminazione, a est vi è un grande cortile con un ampio spazio verde, all’interno del quale sono siti due alberi secolari. Il lato ovest, affacciato su strada, è scandito da finestre disposte per tutta la lunghezza della facciata, sia al piano terra sia a quello superiore. Vi sono grandi lucernai in copertura che garantiscono illuminazione allo spazio centrale dell’edificio sviluppato a tutta altezza. Il fabbricato è costruito in calcestruzzo armato con struttura indipendente formata da pilastri e travi imponenti, che scandiscono le campate dell’edifico e lo caratterizzano architettonicamente. In fase di progettazione si è scelto volutamente di mantenere e valorizzare il carattere architettonico e gli elementi tipici dell’edificio, preservando l’esistente e al contempo adeguandolo alle nuove funzioni che esso andrà ad assolvere. Innanzitutto la facciata rivolta a nord-est, caratterizzata da ampie vetrate a tutta altezza che donano trasparenza agli interni e garantiscono un’ampia luminosità, è stata mantenuta tale, prevedendo la sola sostituzione degli infissi (a taglio termico), al fine di migliorarne la qualità termica. In tal modo è stato mantenuto l’aspetto compositivo originario contraddistinto dalle particolari travi. La posizione dell’ingresso principale dell’edificio è rimasta invariata, rispetto al precedente progetto, sul lato est (cortile interno). Al fine di superare il salto di quota tra l’esterno e il piano terra (+ 0.90 m) si è realizzata una rampa che fa da invito allo stabile e che conduce a un esteso spazio aperto pubblico, zona da destinare a startup e a spazi di coworking (attraverso la disposizione di postazioni libere, aree relax, ecc). Nel grande spazio interno (ex rotative), pensato dall’architetto Casalegno come un’area su cui si affacciavano i tre livelli di balconata perimetrale, è stato creato uno spazio di 200 mq destinato alla SIGIT, eventualmente divisibile in due aree, idonee per ospitare due clienti concorrenti, come richiesto dal committente, attraverso pannelli mobili. Tale spazio sarà adibito a stoccaggio e assemblaggio manuale dei componenti plastici realizzati da SIGIT come prototipi per i propri clienti e, come stabilito da bando, garantisce la non visibilità di cosa si sta realizzando per motivi di privacy sui progetti dei clienti. L’altezza della sala predisposizione prototipi è pari a 3,00m per garantire la permanenza costante di operatori. Il volume creato sarà un elemento distintivo degli interni del fabbricato, quasi a diventare un “edificio nell’edificio”, che al piano superiore (collegato al primo piano dell’edificio tramite una rampa di nuova costruzione) diverrà poi una vera e propria piazza dell’innovazione dove avranno sede le attività delle varie startup. Il laboratorio materiali è stato collocato a piano terra lungo il lato ovest dell’edificio (non essendo necessario il presidio costante di operatori), mentre gli uffici connessi ad esso, ossia le tre postazioni necessarie per il personale dedicato all’elaborazione dei risultati, sono stati collocati al piano primo, a cui si accede facilmente dalla scala posta accanto allo stesso ambiente laboratorio. La sala metrologica è stata situata sul lato sud, dove è stata effettuata la demolizione del solaio del primo piano (secondo quanto previsto da documento preliminare alla progettazione) creando in tal modo un ambiente con un’altezza idonea (4,00m) a poter ospitare i macchinari previsti. La posizione del laboratorio materiali e della sala metrologica consente il facile accesso di trans pallet motorizzati provenienti dal magazzino, ampliato rispetto le sue dimensioni reali estendendo la sua superficie verso il confine della proprietà esistente sul lato sud. Il salto di quota tra quest’area e l’edificio sarà risolto tramite l’uso di una pedana elevatrice e l’inserimento di una rampa di scale. L’accesso a tali aree potrà avvenire anche direttamente dall’esterno attraverso una porta riservata, aggiunta proprio sul lato sud-ovest del fabbricato. L’area coffee break e pranzo è stata situata a piano terra sul lato nord-est (dove, come per il lato sud, è stato demolito il solaio a piano primo) ed è visibile dall’esterno. Gli spazi accessori, ossia celle frigorifere, magazzino e dispensa, (eventualmente anche la cucina) sono stati dislocati al piano seminterrato. È possibile accedere a quest’ultimo tramite le scale adiacenti collocate sul lato nord-ovest dell’edificio. Gli altri spazi del seminterrato, ad eccezione dell’area riservata a parcheggio, saranno destinati una parte alla SIGIT e al laboratorio e un’altra per ospitare i locali impianti. La pensilina sul lato sud-est (mantenuta a quota +0,50m) è stata chiusa con delle pareti vetrate in cui sono stati collocati gli uffici della SIGIT e gli uffici connessi alle attività dell’area predisposizione prototipi. È stata ricavata inoltre una sala multiuso, che può essere adoperata come saletta per eventuali pranzi di lavoro in un ambiente più riservato. Il primo piano ospita la casa del custode, gli uffici dei diversi enti e le sale riunioni. Il custode ha un accesso riservato dalla nuova porta creata sul lato sud-ovest. L’abitazione, di circa 60mq, è costituita da camera patronale, cameretta, zona living-cucina e un bagno. Per l’illuminazione della camera singola è prevista l’installazione di un lucernaio in copertura. Le sale riunioni, con accesso libero, affacciano sul cortile e sono dimensionate per il numero di persone previste da bando. I loro spazi sono dinamici, flessibili poiché eventualmente è possibile ampliarle all’occorrenza attraverso un sistema di pannelli divisori scorrevoli che consentono di creare ambienti per ospitare eventi più affollati. Il secondo piano è interamente destinato a uffici. Tutti gli uffici dei vari livelli sono presidiati e provvisti di badge di accesso e sistemi di controllo per garantire la sicurezza e sono stati realizzati prevedendo l’abbattimento delle tramezzature esistenti e ricostruzione secondo un nuovo layout funzionale. Al fine di consentire un break ai lavoratori sono state rese accessibili la copertura del nuovo corpo magazzino (primo piano) e la copertura del secondo. Entrambe le aree sono caratterizzate dalla presenza di un sistema di brise-soleil che ha il ruolo di schermare e ombreggiare. Per quel che riguarda lo spazio esterno sono stati creati 5 parcheggi per ospiti o vetture aziendali elettriche cercando di mantenere più aree verdi possibili e gli alberi esistenti. Il verde è stato implementato creando una siepe su via Orbassano (a seguito della chiusura della rampa d’accesso al seminterrato sul lato nord). È possibile accedere al lotto attraverso 3 ingressi: uno carrabile dove è prevista una pensilina a copertura di sollevatori auto che danno accesso al futuro parcheggio seminterrato, e gli altri due rispettivamente uno carrabile (accesso bilico e auto) e uno pedonale sul lato nord-est. Per garantire anche una corretta aereazione, sono stati sostituiti i lucernai disposti in copertura a vasistas con apertura automatizzata. Un obiettivo fondamentale è che l’edificio abbia un basso consumo energetico quindi sono state adoperate una serie di misure atte a raggiungere tale scopo, tra cui l’integrazione e l’uso di fonti rinnovabili di energia con quelle tradizionali e l’utilizzo di prodotti in grado di ridurre gli sprechi e i consumi. Particolare attenzione è stata posta al recupero e alla gestione sostenibile delle acque piovane adoperando un sistema che prevede il recupero di acqua per irrigazione del verde e per riutilizzo dei servizi igienico sanitari. L’impianto è provvisto di un serbatoio di accumulo in polietilene, un gruppo di pressurizzazione composto da pompa autoadescante e centralina di comando per la gestione del reintegro di acqua di rete in caso di non disponibilità di acqua nel serbatoio. Al fine di ridurre i consumi energetici sono stati installati sulla copertura esistente, sul lato esposto a sud-est, pannelli fotovoltaici che avranno il compito di alimentare una pompa di calore. Quest’ultima a sua volta alimenterà il sistema ad acqua inserito per il riscaldamento e il raffrescamento dell’intero edificio.
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