Progetti / ANNUNZIATA DE COMITE
HOLISTIC LANDSCAPES
Località
Pianella-Siena
Anno
2018-2019
Condizioni
Opere realizzate
Tipologia
Spazi pubblici e paesaggio
Struttura prevalente
Altro
A pochi chilometri da Siena, nel comparto vitivinicolo del Chianti Classico è nata da pochi anni l'azienda Pensieri di Cavatina che nel nome unisce l'evocativo toponimo che caratterizza la proprietà (denominata Pensieri di sotto e Pensieri di Sopra) a quel particolare tipo di aria musicale, la Cavatina appunto, con cui entra in scena e si presenta ogni interprete nell'opera lirica italiana.
La fascinazione di un luogo dalle potenzialità inespresse, in cui il paesaggio umido del torrente a valle, con i maestosi pioppi lungo la riva misti a noccioli e more, si fonde con il
fruscio delle vigne e degli ulivi lungo i pendii e col sussurro dell'acqua che sgorga attraverso sottili cannelle su sfondi in pietra locale, ha completamente conquistato il proprietario di origini polacche.
La sua aspirazione: creare un luogo in cui la natura e il lavoro dell'uomo potessero fluire l'una nell'altro generando un progetto olistico in cui il tutto fosse, come è noto, superiore alle sue parti.
L’Olismo (dal greco olos, cioè “la totalità”) è una posizione filosofica basata sull’idea che le proprietà di un sistema non possano essere spiegate esclusivamente tramite le sue componenti.
La parola, insieme all’aggettivo olistico, è stata coniata negli anni venti da Jan Smuts (1870-1950) uomo politico, intellettuale e filosofo sudafricano, autore di Holism and Evolution (“Olismo ed evoluzione”) del 1926.
Questo sogno così ambizioso affidato ad un team di architetti e paesaggisti, dall'esperienza ventennale nel territorio e nell'architettura contemporanea, ha prodotto un
paesaggio produttivo ancora più connesso al quotidiano della comunità locale e sicuramente generatore di valori culturali nuovi e stimolanti. La stretta strada vicinale che
attraversa i Pensieri di Cavatina, da sempre percorso elettivo per le passeggiate all'aria aperta dei vicini abitanti di Pianella e meta di escursionisti occasionali, oggi racconta una
nuova storia e accompagna le costruzioni anonime del borgo esistente, con una scenografia naturale di profumi della terra vecchi e nuovi.
Il progetto, in fase di completamento, già racconta questo desiderio di creare un'esperienza immersiva in cui suoni, colori, profumi, sapori e consistenze tattili inaspettate si rincorrono e fluiscono l'uno nell'altro.
La nota d'accordo dominante è sicuramente l'acqua con le sue implicazioni materiche e concettuali.
La sua presenza silenziosa e invisibile a tratti, accompagna, sottolinea o disegna i pendii di vigne e ulivi: ascoltando e osservandone l'essenza così delicata eppure prorompente in
alcune stagioni dell'anno, si è adottato un approccio funzionalistico oltre che paesaggistico e attento alle implicazioni idrauliche che ne derivavano.
Su questo fil rouge si è disegnato un modo di percorrere la proprietà attraverso una passeggiata esperienziale in grado di collegare le varie aree produttive a quelle destinate
all'ospitalità o alla sfera più privata.
Ai due giardini dei Pensieri di Sotto e dei Pensieri di Sopra, si connetteranno infatti, attraverso sentieri tematici lungo l'area umida e i campi coltivati con lavande, olivi e vigne,
un orto biodinamico, una serra di agrumi e fiori eduli, destinati alla cucina del piccolo ristorante, un'area degustazione e musica “da camera” all'ombra dei pioppi nell'ansa del
piccolo ruscello a valle, uno spazio meditazione e yoga all'aperto, adiacente al piccolo boschetto ceduo.
Tutto l'intervento si snoda in questo modo intorno a una tavolozza di materiali legati alla tradizione costruttiva locale oltre che ai colori e alle texture del territorio circostante, per
generare un progetto di accompagnamento e ascolto del paesaggio esistente.
Insieme agli effetti tattili e cromatici si è ricreata un'interazione con altre caratteristiche più eteree e mutevoli del nuovo paesaggio come gli odori, il movimento dei colori delle foglie nel vento, il suono della natura al mattino o il silenzio apparente dei tramonti primaverili.
Un altro degli obbiettivi del progetto sarà l'implementazione del sistema floro-faunistico esistente accompagnando piuttosto che cambiando con interventi strutturali e impattanti gli ambiti naturalistici e adottando una politica di produzione che permettesse all'azienda il raggiungimento della certificazione bio.
Il giardino dei Pensieri di Sopra, inaugurato la scorsa estate, esemplifica ogni aspetto del progetto generale in evoluzione.
Una lettura puntuale delle delle relazioni volumetriche tra gli edifici esistenti e dei pieni e vuoti risultanti dalla modalità accumulativa con cui superfetazioni e piccole baracche
temporanee erano state aggregate al loro intorno, come anche la scelta delle essenze arboree da metterle in scena all'interno del nuovo parco perchè potessero raccontare la
loro storia, ha permesso di lavorare secondo un cuci scuci spaziale, materico e cromatico di grande impatto e suggestione.
La via d'accesso ai Pensieri di Sopra, attualmente trasformato nell'area ricettiva e di ristoro dell'azienda agricola, fluisce all'interno di un aggregato architettonico elegante, dalle
patine e colori intonati alla pietra locale, utilizzata per ricomporre i muretti oltre che le sedute intagliate a cavallo dei salti di quota.
Lungo questa promenade che si snoda come un fiume longitudinale lavorato sui toni del viola e del verde, si affiancano a nord e a sud distese di graminacee ondeggianti e dalle
morbidezze variabili, punteggiate da sorprendenti echinacee purpuree: gli scorci visuali verso valle e sul versante opposto in direzione della vicina Vitignano, lavorano come anse
in cui il flusso rallenta e disegna episodi di chiaro scuro intimi e diversificati nel design e nel colore delle rampicanti.
La luce e la brezza che nelle prime visite alla proprietà erano apparse come miraggi irraggiungibili sopraffatti da umidità, ombre asfittiche e degrado, sono ora protagoniste di
sorprendenti cambi di scenario in cui la vegetazione si insegue attraverso rigogliose fioriture in cui immergersi dalla primavera ai primi sussurri dell'inverno.
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Tra luci e ombre le piccole architetture di connessione definiscono spazi inediti e sorprendenti
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