Per il progetto, finalizzato alla realizzazione della nuova sede direzionale e commerciale di una giovane e dinamica la casa farmaceutica. L’intervento è sostanzialmente conservativo, attuato con semplici opere di ristrutturazione interna, per adeguare i locali alle nuove esigenze funzionali, ma il vero intervento è teso alla creazione di un fabbricato ad emissioni zero, energeticamente autosufficiente. La proprietà, operando nel campo della ricerca avanzata è indirizzata a tutto ciò che è all’avanguardia per tecnologia e sensibilità all’ambiente. Da queste premesse ed in considerazione della felice ubicazione del manufatto, libero sui quattro lati e posizionato longitudinalmente secondo l’asse est/ovest, è stato possibile ipotizzare un sistema passivo di climatizzazione, in particolare ricorrendo ad una “serra solare”. Originariamente il fabbricato non era collegato internamente da scale, ma solo esternamente con la scala “a profferlo”, conservata e ristrutturata, la nuova scala, che collega anche il vano cantina/archivio, realizzato anch’esso ex novo in aderenza alla preesistenza, occupa la parte principale della serra, quella che caratterizza maggiormente l’intervento, un vano interamente vetrato, articolato su un triplo volume “generato” dalla parete di accumulo rivestita in geopietra, sulla quale si insinuano delicatamente le esili strutture metalliche della scala alle quali sono appoggiati gli scalini in vetro, il tutto in un volume completamente vetrato “quasi inesistente” fatto di aria e di luce, ove si affaccia la sala riunioni, sospesa nel vuoto e dalla quale si gode il panorama della campagna circostante fino alle Apuane. In questa realizzazione si integrano perfettamente gli aspetti funzionali ed architettonici, questo sistema di cogenerazione crea sinergia tra gli aspetti energetici ed architettonici, come in un progetto di restauro la nuova struttura si sovrappone al preesistente, lasciandolo perfettamente integro e leggibile, le linee pulite e semplici della serra si armonizzano con le linee semplici del fabbricato esistente, la nuova struttura si “accosta” al fabbricato come una nuova pelle, lasciando inalterate le caratteristiche della preesistenza che, anzi, assume una nuova dimensione letta in trasparenza attraverso la serra, una sorta di composizione tridimensionale.