Ogni progetto ha le sue sfide da considerare. Si tratta di un siggiorno di circa 6x7m dove tre porte-finestre, essendo rivolte a nord, non sono sufficienti a garantire luce un'adeguata illuminazione naturale. Come puoi risolvere questo problema? A volte la risposta può essere controintuitiva. In queste situazioni i colori vivaci possono apparire spenti e noiosi. Allora perché non usare questa caratteristica per creare un'atmosfera calda e accogliente? In questo modo i limiti possono diventare punti di forza, se affrontati, con creatività e fantasia. Le scelte principali per questo progetto riguardavano il tipo di pavimento, pareti e soffitto. Il pavimento è un legno prefinito sudamericano, denominato Cabreuva, prodotto da Comoparquet Snc. Il soffitto è dipinto con vernice Farrow&Ball full-gloss Mogano 36. Le pareti sono dipinte con vernice Giorgio Graesan, collezione Minimal "i colori della pietra". Il soffitto è circondato da una cornice multifunzione in ferro nero progettata su misura. Vi è alloggiata una striscia di illuminazione a LED, vi sono appese le opere d'arte e contiene un binario per le tende. La luce lineare tutt'intorno al bordo del soffitto, contribuisce ad un effetto ottico che lo fa "galleggiare". La porta è decorata con carta da parati della collezione "Poesia Italiana" di Cristina Masi. La stessa carta da parati è stata utilizzata all'ingresso del soggiorno. Il tavolo è un bellissimo design di Riva 1920, in legno di noce. È largo 3x1 m. Le due lampade sono C'hi di Penta light. Il disco di bronzo dell'artigianato proviene dalla Libia, così come il vaso. Il quadro è un bellissimo dipinto di un vaso di fiori, ereditato da una zia in Toscana. Un mobile d'antiquariato in noce completa l'allestimento. I proprietari non sono interessati a guardare la TV, quindi i divani sono allestiti con lo scopo di conversare e rilassarsi. I divani sono disegnati da Meroni&Colzani, in pelle marrone. La lampada da terra è "Pannona" di Penta illuminazione. Vasi e poggiapiedi provengono dal Nord Africa. Alla parete "Venere" di Daylight Bovolo. Infine, i vasi in rame e le maschere in legno provengono dalla Nigeria e dal Congo. Il dipinto di Daylight Bovolo è un'interpretazione del romanzo di Manzoni "I Promessi Sposi". Una giovane donna tiene in braccio il cadavere del suo bambino causato dalla peste che devastò Milano nel 1600.