Il progetto si colloca in una zona del Comune di Priolo Gargallo denominata “Piazza Grande”; un nome dato dai paesani per identificare una contrada, quella di San Foca a pochi chilometri fuori dal centro storico, un tempo zona agricola fatta di agrumi, ulivi e carrubbi oltre che di pascolo. L’area oggetto di intervento si presentava come un lembo di terra parte di proprietà privata e parte già appartenente all’amministrazione comunale. Area degradata era soggetta a degrado, sterpaglie e rifiuti solidi urbani facevano da contorno improprio al sito archeologico della Basilica Paleocristiana. L’amministrazione comunale ha voluto dare un forte significato al luogo, avviando un processo di rigenerazione urbana sostenibile (Ri.U.So.) che oltre a riqualificare l’area vuole restituire l’idea di piazza grande alla memoria dei cittadini. Il progetto denominato “Giardino Tematico” si colloca in un lotto di terreno di risulta, adiacente alla Basilica, in un’area pressoché pianeggiante urbanizzata nel tempo. Delimitata tra la le strade via Reno e via Milano, il progetto prevede di dare una nuova anima a questo luogo è caratterizzare l’intervento con l’utilizzo di materiali naturali ed ecocompatibili, che in un certo senso evocano maestranze e ambientazioni di un tempo passato, dandone un aspetto ed un assetto contemporaneo tale da non essere più un punto periferico o di passaggio, ma uno spazio sociale a servizio della collettività. Il nuovo spazio urbano, di Piazza Grande oggi Giardino Tematico mira alla valorizzazione della presenza storica; un “luogo”, un punto di integrazione e aggregazione pensato per ogni fruitore. I materiali utilizzati per la realizzazione dello spazio adiacente la Basilica Paleocristiana di San Foca, sono del tutto reperibili in zona, assemblati per la maggior parte a secco, e non costituiscono nessun tipo di impatto ambientale. Troviamo i camminamenti realizzati in asfalto albino, sedute e muretti in pietra di calcare duro con copertina seduta squadrata, terreno vegetale opportunamente livellato e configurato per l’attecchimento del manto erboso e delle essenze arboree e l’inserimento di elementi di arredo urbano disegnati e progettati per l’occasione, quali cestini in alluminio rivestiti in doghe di legno verniciati, paletti e corde di delimitazione e faretti segnapassi a led lungo la passeggiata alta. Diverse sono le essenze arboree piantumate, tutte tipiche della macchia mediterranea; il giardino tematico è studiato come una sequenza di piccoli giardini; troviamo: il giardino della memoria all’ingresso al sacrato della Basilica da via Milano, caratterizzato da piante di agrumi preesistenti; il giardino di pietra, caratterizzato da ciottoli rinvenuti durante le operazioni di scavo per la realizzazione dei viottoli pedonali; il giardino degli aromi, costituito da piate aromatiche quali lavanda, timo, rosmarino, alloro e basilico, una sorta di orto urbano, con essenze tipiche locali. Il giardino dei ludi, composto da un’ampia area a verde, a prato, dove sono istallati giochi per i bambini, giochi a molla e a bilico quali altalene dondoli e scivoli. Il giardino di rose, situato nella parte centrale ospita rose interamente di colore bianco, come bianco è il colore predominante dei muretti e sedute in pietra calcarea dura locale. Il giardino di ulivi all’ingresso della passeggiata alta da via Reno. Su via Reno è collocata una scuola elementare, che ha trovato in questo spazio un modo di istruzione ed educazione per attività ludiche e creative dei piccoli scolari, in completa sicurezza e in armonia con la natura. A seguito dell’intervento il sito della Basilica Paleocristiana è tornato ad avere la sua caratteristica di luogo di culto, diverse sono le funzioni religiose e i momenti di incontro e di socializzazione dei cittadini, oltre le visite guidate all’area archeologica.