L’area di intervento si inserisce in un contesto collinare di transizione tra il paesaggio agricolo tradizionale a fasce ed insediamenti residenziali sparsi con tipologia a villa, inseriti in un ambito naturale di percezione panoramica di particolare bellezza, esposto a balcone sul mare verso sud, sud-ovest e protetto dalla sommità del crinale a nord. Il sito in cui si localizza l’immobile oggetto d’intervento- una villa monofamiliare con giardino e piscina risalente agli anni sessanta del novecento è disposto a fasce degradanti con vegetazione caratteristica della macchia mediterranea ed esposizione principale a sud-ovest; Sull’edificio esistente l’intervento ha previsto la ridistribuzione interna degli spazi con una ristrutturazione totale degli impianti e la riqualificazione dell’involucro con sistema a cappotto innovativo-realizzato ad hoc per la prima volta in questo cantiere-unendo il sistema accoppiato pannello celenit/fibra di legno all’intonaco tradizionale a calce dilavata . Un materiale analogo è stato usato per le pavimentazioni esterne in calcestre, realizzate con battuto di calce e inerti locati recuperati dalla pietra di scavo. La copertura a due falde in legno, completamente rifatta sempre con pacchetto celenit e laterizio, ha la falda sud completamente occupata da pannelli fotovoltaici e solari, che, uniti all’impianto a pompa di calore e ad un sistema di ricircolo e recupero del calore per la piscina, rendono la casa molto efficiente dal punto di vista energetico, raggiungendo la massima classe prevista AAAA+. Per integrare il nuovo volume nel contesto paesaggistico, si è scelto di ampliare orizzontalmente l’edificio integrandolo in un volume semi ipogeo, con copertura a verde pensile, alla quota del piano terra dell’abitazione esistente: una nuova ala destinata allo studio, collegata con un passaggio ad ovest del soggiorno, integrata nella fascia adiacente al fronte ovest dell’abitazione, rivolta a sud sulla zona deck piscina, con vista sul Mediterraneo e in mimetismo con il paesaggio circostante. L’unico fronte aperto a sud e completamente vetrato, è disegnato linearmente in continuità con il muro di fascia in pietra “puddinga”, la roccia clastica sedimentaria caratteristica del luogo, ombreggiato da frangisole in legno dilavato. La progettazione privilegia l’inserimento e mimetismo nel contesto paesaggistico, il dialogo con lo spazio aperto del giardino disposto a fasce di vegetazione mediterranea, proponendo una rilettura in chiave contemporanea di elementi, materiali e tipologie tradizionali, come la copertura piana a verde pensile e l’uso del calcestruzzo a vista negli interni.