Le aree d’intervento si collocano nel centro antico lungo il costone più esterno affacciato sulla valle del Torrente Raia e sul Teatro La Portella. La loro posizione di margine ne fanno il luogo privilegiato per la realizzazione di spazi pubblici e di belvedere sul paesaggio. La condizione di degrado, dovuta al crollo degli edifici, ci ha guidato nella decisione di delineare nuovi “vuoti” da rifunzionalizzare con attività creative collegate al teatro. Alla funzione residenziale si sostituiscono le funzioni del tempo libero: la piazza, il giardino, il museo all’aperto, il belvedere costituiscono la nuova narrazione. A tal fine le tre aree sono state nominate seguendo le suggestioni percepite dalla morfologia e dalla atmosfera dei luoghi. Suggestioni che ci rimandano alle fiabe del Pentamerone, suggerendone la trasformazione in luoghi del racconto e della rappresentazione. Le tre fiabe: Il “Giardino delle tre Melarance” composto dalla piazza-belvedere, dallo spazio recuperato della casa storica e dal giardino. La “Stanza del Gatto con gli Stivali” di forma stretta proiettata verso l’alto richiama il gioco dell’arrampicata con lo spazio prospicente del belvedere. Il “Castello di Rosaspina” sulla punta dello sperone inaccessibile diviene museo-belvedere. La vegetazione del giardino: prato misto disseminato con piante perenni erbacee, Smilax Aspera sempreverde della macchia mediterranea e Citrus Sinensis, arancia dolce, antico ibrido di 4000 anni tra il pomelo e il mandarino.