Autore del progetto
Progetti / ELISA FERRETTI

PARCO DELLA CAPPUCCINA

Località Carpi
Anno 2020-2022
Condizioni Incarichi in corso
Tipologia Spazi pubblici e paesaggio
Struttura prevalente Struttura mista
Progetto di parco urbano, vincitore di concorso di idee (2020). Il progetto risponde alle esigenze riportate dal bando di gara, di riqualificare un'area di di mq 53.588 nel quadrante sud-ovest della città a ridosso della Città storica. ATP con arch. Marzia Zamboni (capogruppo), arch. Anna Bonvicini, arch. Arianna Bordina. Il progetto prende forma a partire da un concept fortemente identitario, poiché assume a modello compositivo le geometrie fondative del paesaggio agrario emiliano, (il reticolo dei campi ed in particolare la trama della piantata, presente all’interno dell’area almeno fino agli anni ‘50 del secolo scorso) per innescare un’operazione ecologica ed economica quasi ‘matematica’: portare da 5,5 ettari a 1,4 ettari il ‘parco attrezzato’, mentre la parte restante viene riportata a coltivazione di campi misti a prati selvatici, alla stregua di una “guerrilla gardening agricola”, un artificio per ridurre le aree a gestione intensa. Cosi si delinea il progetto intero: partendo dalla (RI)COSTRUZIONE DI UNA TRAMA che (ri)allacci relazioni tra la città e la propria storia, tra il centro storico così denso di elementi e significati, la periferia alla perenne ricerca di elementi significativi e la campagna (che pur costituendo un elemento chiave dell’identità presente e passata di questo territorio, di questa città spesso viene dimenticata), si srotola un tessuto come un esteso PARTERRE DI CAMPI, con una trama preziosa che traguarda il fondale del cimitero e ne permette la rilettura in quanto principale architettura storica della zona, che viene restituita a nuove vedute. Con questa operazione, si reinterpreta la condizione di area agricola sopravvissuta all’interno della città attraverso il recupero dell’orditura della trama agricola pre-industrializzazione, sorprendente per tessiture e trattamento del suolo (soprattutto in questo contesto) che permette di rileggere in modo nuovo anche la città esistente. Al suo interno viene “ritagliato” il parco effettivo fruibile, un PARCO LINEARE che non occupa più l’intera estensione dell’area, ma viene a definire il collegamento verde mancante tra la città storica e il territorio agricolo, connettendo il complesso di aree e funzioni pubbliche orti urbani, parco delle Foibe, scuole, bosco, centro sociale.
Il parco fruibile all'interno dei campi
Il parterre di campi
Vista del parterre di campi dal Passo dei Cappuccini