Autore del progetto
Progetti / Lorenzo MAGGIO

RIQUALIFICAZIONE EX OPERA NAZIONALE COMBATTENTI LATINA

Località Latina
Anno 2021
Condizioni Proposte non realizzate
Tipologia Recupero, restauro e ristrutturazione
Struttura prevalente Muratura
Progetto per la realizzazione di un nuovo luogo della cultura integrato e multifunzionale. Il progetto prevede interventi mirati ad un utilizzo della struttura in chiave contemporanea nel rispetto della configurazione spaziale originaria del manufatto. La proposta di intervento mette in relazione lo spazio interno e all’aperto del “giardino dei musei” considerando la localizzazione urbana in cui si inserisce il progetto. I volumi che compongono l’edificio Stallino sono di chiara lettura e percezione riprendendone i caratteri originari e garantendone un armonico inserimento nel contesto. L’area verde è essa stessa spazio di scoperta. Dotata di ampie aperture contiene al suo interno funzioni aggregative come teatro all’aperto, aree ludiche per bambini, percorsi sensoriali, spazi espositivi. Recupero di un brano di città (rigenerazione urbana) che proietta il nuovo polo museale verso la comunità tramite un progetto unitario. Promozione di artisti emergenti, coinvolgendo il pubblico su ampia scala, favorendo approcci interculturali. I volumi originari dell’edificio storico sono mantenuti e restaurati, richiamando la memoria del sito ed instaurando relazioni visive e sentimentali, integrandosi e armonizzandosi con il contesto urbano in cui si inserisce l’intervento. Il progetto tende a suscitare la memoria storica degli edifici e con la creazione del “giardino dei musei” si apre alla cittadinanza in modo aperto e inclusivo, generando relazioni con il contesto e le persone. Il paesaggio è monumento. Attraverso gli interventi si riassume la consapevolezza della comunità e dei valori identitari del sito. Il recupero è salvaguardia del paesaggio grazie alla riappropriazione culturale da parte della comunità. La flessibilità del sistema museo consente un continuo rinnovamento degli allestimenti. Gli spazi interni sono concepiti come ampi ambienti aperti in cui è possibile inserire pareti modulari, con la possibilità di esporre diverse tipologie di opere. Strutturalmente sono consolidate le murature portanti e vengono introdotti nuovi elementi di sostegno ai solai per assicurarne la portata alla nuova destinazione d’uso. E’ inoltre stato ripensato il sistema di collegamenti verticali per garantire la corretta e sicura fruizione del Museo ai visitatori con disabilità. Lo sviluppo progettuale pone le radici negli eventi storici della città di Latina e dell’area di intervento. Il riferimento storico principale è la fondazione della città e l’avvio di una lettura antropologica del territorio mediante la vocazione agricola. Da “architettura superstite” a nuovo polo culturale. Un linguaggio d’avanguardia che volge lo sguardo a grandi personaggi come Frezzotti. Il progetto si sviluppa negli edifici generando un percorso espositivo lineare e flessibile, ove è possibile introdurre l’uso di nuove tecnologie per il racconto dell’arte e del territorio. Si recepiscono le esigenze e si pone a base della realizzazione un rinnovamento architettonico-espositivo che mette in relazione gli spazi e la distribuzione dei flussi di visitatori, l’accessibilità e sicurezza, la socializzazione e la cultura. In base ai risultati delle indagini diagnostiche si prevedono: trattamenti di pulitura delle superfici, consolidamento, reintegrazione e protezione. Le fasi di restauro avranno cura del recupero del materiale originario nel rispetto dei principi brandiani del restauro moderno. Per ogni materiale si individuano gli interventi necessari per arrestare i fenomeni di alterazione in atto; sarà effettuata una revisione completa di tutte le superfici al fine di preservare le caratteristiche formali dell’edificio storico. Alla base v’è il rispetto degli standard museali. Il museo realizza il fine della cultura tramite opere messe a disposizione del pubblico. Un susseguirsi di sale espositive ove il visitatore vive esperienze in successione ed è stimolato con sensazioni simultanee. L’intervento genera un sistema espositivo “a conversione di flusso” in cui i visitatori sono attratti verso le opere esposte pur con possibilità di gestire autonomamente il percorso. Le tecniche di conservazione e recupero preservano le strutture esistenti, introducendo solo elementi necessari all’adeguamento funzionale e sismico dell’edificio e a sopportare i carichi derivanti dalla destinazione d’uso. Massima reversibilità dell’intervento e conservazione dell’autenticità dell’opera. Saranno effettuate indagini sullo stato dell’edificio per l’individuazione degli interventi necessari a garantire lo stato di salvaguardia, la pulitura delle murature, la rimozione di elementi danneggiati con sostituzione e introduzione di barriere per il contrasto dell’umidità.
Sezione - Riqualificazione Museo della Terra Pontina ed Edificio Stallino (ex Opera Nazionale Combattenti)
Prospetto - Riqualificazione Museo della Terra Pontina ed Edificio Stallino (ex Opera Nazionale Combattenti)
Prospetto - Riqualificazione Museo della Terra Pontina ed Edificio Stallino (ex Opera Nazionale Combattenti)
Prospetto - Riqualificazione Museo della Terra Pontina ed Edificio Stallino (ex Opera Nazionale Combattenti)
Prospetto - Riqualificazione Museo della Terra Pontina ed Edificio Stallino (ex Opera Nazionale Combattenti)
Il giardino dei musei - Riqualificazione Museo della Terra Pontina ed Edificio Stallino (ex Opera Nazionale Combattenti)
Sezione - Riqualificazione Museo della Terra Pontina ed Edificio Stallino (ex Opera Nazionale Combattenti)
Il giardino dei musei - Riqualificazione Museo della Terra Pontina ed Edificio Stallino (ex Opera Nazionale Combattenti)