Il lavoro prevede una diagnosi dello stato di conservazione generale e delle alterazioni subite, dopo l’acquisizione di documentazione archivistico - iconografica. Obiettivo dell’intervento è garantire la conservazione del bene intervenendo per quanto possibile sulle cause del degrado con la riduzione dell’aggressione degli agenti degradanti mediante l‘applicazione di idonei protettivi superficiali. Le fasi di intervento prevedono la pulitura, il consolidamento e la stesura del protettivo. Si prevede il rilievo materico, del degrado e del quadro fessurativo, tramite esecuzione di mappatura dei materiali e degli stati di alterazione con eventuale schedatura relativa. La pulitura consiste in una serie di operazioni per rimuovere dalla superficie di un materiale le sostanze estranee, patogene generatrici di degrado, che si avvale di metodi fisici e/o chimici da impiegare con gradualità e intensità diversa in rapporto al tipo di sostanza che si intende eliminare. La pulitura dei materiali deve in primo luogo rimuovere dalla loro superficie le sostanze patogene, rispettando la patina naturale. Successivamente all’asportazione manuale dovrà essere predisposto un trattamento biocida. La pulitura dei marmi proseguirà mediante la rimozione di depositi superficiali incoerenti a secco. La fase di consolidamento, rivolto al ripristino delle eventuali piccole stuccature tra gli elementi del piedistallo ottempera ai criteri del restauro di carattere prettamente filologico. Al termine degli interventi di pulitura e consolidamento dovranno effettuarsi gli interventi di protezione.