Progetti / GIUSEPPE MILESI
RESTAURO
Località
Zandobbio (BG)
Anno
2009
Condizioni
Opere realizzate
Tipologia
Recupero, restauro e ristrutturazione
Struttura prevalente
Muratura
Restauro Architettonico edificio con torre Medioevale 1400 d.C. incluso nell'Opera a Stampa A 117328 del 11 SET 2018. L’intervento è ubicato a Zandobbio, provincia di Bergamo, via Trento n° 3. Allo stato di fatto si presentava in forte stato di abbandono, un edificio a corte chiuso da un muro confinante su strada.
Lo studio di progetto è stato fatto su schede catastali e foto, e successivamente un sopraluogo.
Nello studio su precisa intenzione della committenza si volevano realizzare n° 5 unità immobiliari e n° 4 autorimesse, che era poi chi investiva sull’intervento.
Il progetto da me fatto ha soddisfatto i requisiti posti dal committente, abbandonando uno studio di progetto fatto precedentemente da un’altra Architetta e poi si è preso contatti con l’amministrazione comunale per valutare la effettiva realizzazione dello studio progettuale, non esecutivo. L’amministrazione comunale ha ritenuto fattibile l’intervento con l’intenzione di fare vedere la pratica alla Soprintendenza dei beni Ambientali ed Architettonici, per via della presenza di una torre antica alta circa mt. 14.00.
Da queste premesse si è fatto uno scrupoloso rilievo del fabbricato ed un attento rilievo fotografico. Nei due giorni e una mattina, impiegati per il rilievo meticoloso dell’intero fabbricato, ho potuto rilevare gli elementi caratteristici dell’Edificio propri dello stato di fatto.
Innanzi tutto la loro conformazione planimetrica, le modalità di disimpegno.
Quelli posti al piano terra dal cortile e quelli posti al piano primo da una scala che porta su due ballatoi di livelli differenti per disimpegnare le stanze poste al piano primo e, una scala interna per accedere al piano secondo.
Oltre alla torre di evidente interesse storico ed architettonico, sono emerse, le quattro volte poste al piano terra, nel corpo soggetto a Restauro, su asse Nord/Sud, le cornici verniciate delle finestre e porte, il ballatoio, in cemento armato con barriera in ferro e montanti di irrigidimento ancorati al muro, le cornici in stile non tradizionale con cappello in pietra presenti nella torre e nel corpo adiacente, e tre affreschi religiosi sul prospetto Nord, raffiguranti immagini con madonne con bambino e stregone, probabilmente con una allegoria mitologica.
Rilevante e che è stato uno dei punti forti del progetto esecutivo è stato un accesso antico alla base della torre posto al piano terra, nascosto dal corpo di fabbrica a ridosso della stessa, a Sud, soggetto a Risanamento Conservativo, all’interno di un disimpegno che si è voluto utilizzare come accesso all’unita immobiliare prevista al piano terra, un’apertura con spalle in pietra, volta in mattoni e chiave in pietra. La torre presentava anche un sottotetto, non accessibile, con quattro aperture chiuse con muri in mattoni che si è pensato di aprire per ricavare un sottotetto non abitabile ma accessibile.
Non posso comunque dire che il complesso, allo stato di fatto, aveva un fascino non comune, ed inoltre essendo a corte, cioè chiuso verso l’esterno, si percepiva la sensazione di estraniazione dal contesto esterno, una forte privassi, confermatomi da chi ha poi visitato l’edificio finito.
Una bellezza dettata dalla forma, le stanze e loro accessibilità non più usuali, per l’epoca in cui viviamo.
Altra cosa che mi ha colpito è il piano secondo, una piccola apertura a cono verso l’esterno, e la sensazione che si percepiva, un’aria medioevale dell’ambiente (molto probabilmente non era una sensazione, a riprova che l’apertura a cono è un foro che una volta si usava per difesa, caratteristica di edifici di quell’epoca).
La conformazione planimetrica dell’edificio è come ho detto a corte, si può dire con pianta ad “U”, chiusa da un muro confinante con strada comunale con un portone ad arco, verde, per l’accesso carraie e pedonale.
Gli elementi importanti dell’intervento volte al recupero, che hanno voluto valorizzare il complesso oggetto di intervento, sono stati:
1) Demolizione porzione di corpo di fabbrica soggetto a Risanamento Conservativo, per formazione scala di accesso agli appartamenti posti al piano primo, a ridosso della torre mettendo in luce il probabile ingresso antico al piano terra della torre ad arco con chiave, e mettendo in evidenza la torre a partire dal piano terra, attualmente nascosta e che quindi sarà visibile anche dalla corte interna;
2) Ripristino affreschi religiosi sul prospetto Nord all’interno della corte con raffiguranti immagini con madonne con bambino e stregone, probabilmente con una allegoria mitologica;
3) Vengono lasciate inalterate le aperture per non modificare i prospetti che conferiscono all’intervento lo stile attuale, insieme alla torre, in quanto perderebbe la sua caratteristica di originalità e storia;
4) Vengono lasciate inalterate le falde del tetto, i volumi e i prospetti interni ed esterni per ridurre l’impatto ambientale dovuto all’alterazione della massa del fabbricato;
5) Eliminazioni superfetazioni.
Il progetto, al primo colpo, è stato approvato dalla Commissione Edilizia, dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali e dall’ASL ed ha dato vita ad un progetto esecutivo con n° 6 unità immobiliari e n° 4 autorimesse, tutte indipendenti e con i comfort richiesti oggi, con una progettazione attenta alla privassi e all’arredo. Inutile dire che all’interno della torre dovevano ubicarsi le zone giorno per quelle unità che venivano create in quel corpo di fabbrica.
Sono stati realizzati un Bilocale posto al piano primo con accesso da strada nel corpo di fabbrica posto a Sud, ottenuto con recupero del sottotetto, cioè abbassando il pavimento del piano terra dello stato di fatto di cm 49 e facendo autorimesse di altezza pari a mt 2.20 in modo di avere le altezze come da N.T.A. nell’appartamento, mantenendo le altezze dello stato di fatto della copertura.
Quatto abbaini di forma semplice in asse alle basculanti delle autorimesse, per motivi aero illuminanti caratterizzano il prospetto di quel corpo di fabbrica soggetto a Risanamento conservativo. Al piano terra un Trilocale con accesso dalla porta ad arco, e nel corpo di fabbrica posto a Nord, un Quadrilocale su due livelli ed un Bilocale su due livelli.
La nuova scala di accesso in C.A., rivestita in pietra, con partenza a ridosso del fabbricato posto a Sud con autorimesse, in modo da essere distaccata dalla torre per mettere in luce l’ingresso antico alla torre e per mettere in luce la torre dal piano terra anche all’interno della corte, si collega al ballatoio del piano primo, dove non potendo realizzare due porte distinte nella torre per disimpegnare le due unità nel corpo di fabbrica posto ad Ovest, è stato realizzato un disimpegno comune nella porta esistente, interno, per accedere al Trilocale del piano primo. Da esso parte una scala che porta al piano secondo per disimpegnare il Bilocale. Detto Bilocale, avrà una scala secondaria interna che porterà alla sommità della torre, piano terzo, con n° 4 affacci sul paese e intera valle.
L’intervento è stato classificato secondo l’amministrazione comunale come Ristrutturazione, ma la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano (MI), lo ha vincolato come edificio di interesse Architettonico (Prot. N. 9141 GP).
In corso d’opera sono state fatte delle varianti a carattere statico, funzionale e di isolamento secondo le legislazioni vigenti e sono state fatte alcune modifiche alle disposizioni interne. Principalmente l’accesso alle unità immobiliari avviene dall’interno, la torre è stata completamente messa a nudo ed è stato eliminato il disimpegno al piano primo comune alle due unità immobiliari in modo che ognuna di esse abbia accesso indipendente. Gli affreschi religiosi in fase di recupero. Inoltre sotto una finestra è stato trovato un pozzo profondo 15.00 mt con acqua proveniente dalla falda freatica, recuperato. La variante per silenzio assenso è stata accolta (Edificio in Classe C/D, di cui ho fatto anche la legge 10/91-311/06 per l’inizio lavori).
Volevo dire una cosa, un giorno un’artista mi ha raccontato una storia sugli alchimisti, persone che trasformavano i metalli in oro, certo materialmente è impossibile, però ho scoperto che una cosa è possibile trasformare la pietra in oro. Il percorso progettuale fa parte dell’Architettura Poliedrica, MiBACT stanza n° 212 (RM); Consulenza Legale OAB protocollo n° 20173673 del 27 SET 2017: Gli indizi portano alla Prova come il percorso progettuale porta all’Architettura Poliedrica.
Restauro
Spaccato prospettico
Planimetria
Piano terzo
Piano primo
Piano secondo
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