Premesse Generali L’intervento relativo alla realizzazione della fontana artistica denominata “La Fata Morgana” ubicata all’ingresso nord dell’aeroporto cittadino “T. Minniti” sulla Via Ravagnese Inferiore nella rotatoria costituente il predetto ingresso dell’aeroporto, ha previsto l’esecuzione di una vasca ellittica sia dei necessari impianti elettrici, idraulici e di trattamento delle acque, nonché delle relative sistemazioni complementari dell’intorno. L’intervento in questione, di tipo puntuale, è consistito sostanzialmente in: 1. realizzazione della vasca di contenimento dell’acqua; 2. sistemazione della rimanente area dell’anello perimetrale alla stessa; 3. realizzazione di apposito pozzettone di alloggiamento degli impianti necessari per il funzionamento dell’intera opera; 4. realizzazione dell’impianto elettrico, idraulico e trattamento dell’acqua; 5. esecuzione entro il catino della vasca della superficie a mosaico; 6. realizzazione e collocamento in opera della statua in fusione di bronzo della “Fata Morgana” eseguita mediante la tecnica della “cera persa”. L’idea artistica, nata dalla intuizione e sapienza artistica del prof. Di Raco (realizzatore inoltre della medesima statua), con cui ci si è costantemente confrontanti, è stata quella di rappresentare la c.d. "Fata Morgana" per come appare dalle acque del mare dello Stretto di Messina, quest’ultimo è simboleggiato dall’acqua presente in vasca la quale all’interno presenta la superficie musiva con trame e colori tipici marini sia dalla presenza dei getti di acqua nebulizzata, posti alla base del monumento scultorio, in mezzo ai quali appare la sagoma della fata stessa. Descrizione dei singoli elementi costituenti l’intervento Relativamente al punto 1 di cui sopra (realizzazione della vasca di contenimento dell’acqua) la stessa presenta planimetricamente forma ellittica con un fondo di dimensioni pari a ml 9.00 sull’asse maggiore e ml 6,00 sull’asse minore, la parete in elevazione è stata prevista e realizzata inclinata con un’ala esterna a sbalzo di larghezza pari a ml 1,00; le dimensioni totali esterne della vasca nel suo complesso sono pari ad una larghezza complessiva di ml 15,00 sull’asse maggiore e ml 11,00 sull’asse minore. La vasca è stata realizzata con struttura portante in cls armato costituita da basamento rettangolare di ml 9,00 x 6,00 appoggiato sul magrone di sottofondazione avente spessore di cm 15 all’interno del quale sono state alloggiati per annegamento nel getto i cavidotti di canalizzazione delle condotte di alimentazione idrica ed elettrica nonché i necessari scarichi di “troppo pieno” e di fondo. Il manufatto vasca presenta nella parte centrale interna un basamento cilindrico di raggio pari a ml 2,00 ed altezza pari a ml 0,60 realizzato anch’esso con struttura in c.a. su cui è stato posato ed ancorato il monumento scultoreo, sulle pareti del predetto basamento (nella direzione degli assi principali della vasca) trovano alloggiamento n. 4 fari subacquei che consentono di illuminare tutto l’interno del catino evidenziando un tripudio di luccichii e riflessi dovuti sia all’increspatura dell’acqua che alle tesserine del mosaico posto sulla superficie che viene evidenziato in tutta la sua bellezza. Sulla base superiore del predetto basamento, in adiacenza alla base del monumento bronzeo sono stati altresì posti in opera ulteriori n. 2 fari subacquei orientabili che illuminano la statua stessa dal basso verso l’alto creando un complesso gioco di luci ed ombre tra le cavità presenti nello stesso monumento ed al tempo stesso evidenziando e valorizzando la presenza e le forme dello stesso. La vasca sulle pareti esterne e sull’ala perimetrale non presenta alcuna impiantistica fatta eccezione per gli scarichi di livello o “troppo pieno”, l’intera struttura portante è stata inoltre protetta dall’acqua attraverso la posa, su tutta la sua superficie interna, di apposito impermeabilizzante bicomponente rinforzato con doppia rete in fibra in poliestere disposta in due direzioni ortogonali, anche al fine di garantire la perfetta tenuta negli anni escludendo eventuali perdite ed infiltrazioni dovute a piccoli spostamenti o fessurazioni della struttura. La vasca, come opere di finitura, presenta per tutta la superficie interna del catino il mosaico meglio descritto in seguito, mentre gli ultimi 20 cm e tutta l’ala esterna a sbalzo sono stati trattati con idoneo rasante di finitura per regolarizzarne la superficie e proteggere la sottostante impermeabilizzazione. Relativamente al punto 2 di cui sopra (sistemazione della rimanente area dell’anello perimetrale alla vasca) si è proceduto alla realizzazione di una pavimentazione in materiale vulcanico (mattonelle di monostrato vulcanico di colore scuro di dimensioni cm 40 x20) e cordonali in pietra locale (ovviamente di colorazione chiara) per ottenere un’alternanza di colorazioni chiare e scure. Relativamente ai punti 3 e 4 di cui sopra (realizzazione di apposito pozzettone di alloggiamento degli impianti necessari e realizzazione dell’impianto elettrico, idraulico e trattamento dell’acqua) si è proceduto nell’aiuola laterale alla fontana alla realizzazione del pozzettone di servizio in c.a. per l’alloggiamento dell’impianto di ricircolo delle acque (riducendo il consumo all’essenziale) con il filtraggio ed il trattamento delle stesse, l’impianto idraulico da un punto di vista coreografico è caratterizzato dalla presenza utto intorno al monumento di n. 4 nebulizzatori che creano un cuscino d’acqua impalpabile appunto nebulizzata attraverso cui “appare” la “Fata Morgana”. Si è altresì proceduto alla realizzazione del quadro elettrico di comando dell’impianto idraulico all’interno del predetto pozzettone per l’azionamento dei vari circuiti idraulici e delle pompe di ricircolo. L’impianto elettrico già precedentemente illustrato per quanto riguarda l’interno vasca è altresì caratterizzato dalla presenza (all’esterno del manufatto vasca ed in particolare al di sotto dell’ala perimetrale esterna della stessa) di n. 16 fari con tecnologia “LED” che sottolineano ulteriormente l’opera ed in particolare la vasca con luce indiretta proiettata sulla parete inclinata della medesima. Il quadro elettrico generale di comando dei vari circuiti elettrici è posto in aderenza al pozzettone di servizio nell’aiuola laterale in direzione nord. Relativamente al punto 5 di cui sopra (esecuzione entro il catino della vasca della superficie a mosaico) come già anticipato in precedente tutta la superficie interna della vasca è stata completata con mosaico rappresentante forme ondulate e sinusoidali che si intreccano a richiamare il mare e le sue forme come pure le tinte e colorazioni prevalenti richiamano l’effetto ottico tipico del mare. Infine poi per quanto riguarda il punto 6 di cui sopra (realizzazione e collocamento in opera della statua) il monumento della “Fata Morgana” è stato realizzato dal prof. Di Raco in fusione di bronzo, mediante la tecnica della della cosiddetta “cera persa”, è un manufatto di altezza pari a circa ml 4,00/4,20 ed ovviamente raffigura la sagoma della “Fata Morgana” che è contornata sia sulla parte inferiore che su quella superiore da ulteriori soggetti richiamanti l’ambiente marino molto tipici dei nostri luoghi (il pesce spada, granchi, pesci e gabbiani). La materiale fusione bronzea della statua è avvenuta in una fonderia in provincia di Verona, sotto la conduzione tecnica sempre del prof. Di Raco, successivamente la medesima è stata trasportata in cantiere previo idoneo apposito imballaggio in legno e collocata in opera.