Autore del progetto
Progetti / MARCELLO PALOZZO

CASE FOGAR,UNA TERRAZZA SULL’ISONZO (GO)

Località Gorizia, Peuma
Anno 2008
Condizioni Proposte non realizzate
Tipologia Spazi pubblici e paesaggio
Struttura prevalente Acciaio
Case Fogar,una terrazza sull’Isonzo (GO) recensione dal messaggero veneto: Progetto per una terrazza sull'Isonzo. È una delle tante proposte per il riutilizzo del complesso di via Ponte del Torrione oggi occupato dal centro sociale 24 GENNAIO 2008 Fioccano le proposte per il riutilizzo del complesso di via Ponte del Torrione, oggi occupato dal centro sociale “clandestino”. A lanciare una nuova idea è il presidente del consiglio comunale, Rinaldo Roldo, che vorrebbe trasformare lo storico immobile in un centro per l’esposizione e la vendita dei prodotti enogastronomici dell’area transfrontaliera. Vi sarebbero inseriti spazi e strutture per il divertimento giovanile, fra cui una terrazza allungata sopra il fiume Isonzo. Il progetto, secondo Roldo, dovrebbe essere realizzato dai Comuni di Gorizia e di Nova Gorica, con finanziamenti europei. «Credo che questa struttura e gli ampi terreni che la circondano abbiano tutte le carte in regola per poter recuperare, aggiornandolo, il ruolo che avevano in passato – spiega Roldo –, quando questa era la via più frequentata per arrivare a Gorizia e vi era un grande andirivieni di persone. Proprio questo complesso venne acquistato, nel 1842, da Giacomo Fogar, che in alcuni locali a ridosso del fiume impiantò un macello, mentre altri spazi erano riservati al deposito e alla commercializzazione di vini. L’attività venne poi proseguita dal figlio Luigi, che s’ingrandì ulteriormente vendendo, come si legge in una pubblicità dell’epoca, vini del Collio, friulani, dell’Istria e Dornerberg. Per la cronaca, ebbe 11 figli e uno di questo, Luigi, diventò vescovo della diocesi di Trieste e di Capodistria. Tutto questo per dire – continua Roldo – che qui c’è un pezzo importante della storia, anche commerciale, di Gorizia e la valorizzazione di questa struttura dovrebbe, a mio avviso, tener conto di quella storia, anche perché ce ne sono tutti i presupposti». All’interno del complesso ristrutturato, a detta del presidente del consiglio dovrebbero trovare spazio negozi caratteristici e locali di ristorazione tipici, dove poter acquistare o consumare «i tanti prodotti locali dell’area a cavallo della frontiera». Ma non soltanto per i turisti che arrivano da lontano: Roldo, infatti, ritiene che l’ambiente «si presterebbe molto anche a essere attrezzato in chiave giovanile. A questo proposito si potrebbe pensare a realizzare una sorta di terrazza-mare, solo che in questo caso sarebbe una terrazza-fiume sopraelevata. Naturalmente dovrebbe essere realizzata un’opera esteticamente pregevole che s’integrasse bene con l’ambiente. So già che qualcuno griderà allo scandalo, ma io penso che, se si deve pensare a qualcosa di attrattivo per la nostra città, lo si deve fare in grande, senz’aver paura di osare. Voglio ricordare, a questo proposito – rimarca Roldo – che a Graz hanno costruito un auditorium sopra un fiume». Per Roldo, dunque, il complesso di via Ponte del Torrione potrebbe rivestire una grande valenza turistica se sfruttato in questi termini, anche se non va dimenticato che l’immobile è ancora di proprietà della Regione. «Il Comune potrebbe farselo concedere in comodato per un elevato numero di anni – questa la soluzione di Roldo – e, poi, come ho detto, elaborare un progetto assieme all’amministrazione di Nova Gorica per andare successivamente a chiedere i finanziamenti alla Comunità europea. Ovviamente bisognerebbe partire subito per far sì che il centro turistico di via Ponte del Torrione fosse pronto fra qualche anno».
Case Fogar,una terrazza sull’Isonzo (GO)
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